venerdì 5 dicembre 2014

Calendario dell'Avvento: 5 Dicembre






Maria aveva lasciato Nazareth rare volte e le costava molto viaggiare in terra straniera. Fino ad ora, non aveva mai dovuto mendicare per trovare un tetto e non aveva mai dormito ai bordi della strada. Le giornate non le sembravano tanto faticose. Il sole brillava sul Mondo, mentre Maria e Giuseppe si affrettavano verso Betlemme.
Ma, alla sera, Maria aveva il cuore grosso. Distesa nell'oscurità, pensava a Nazareth: alla sua casetta, ai rosai del giardino, al profumo di Gelsomino sotto la finestra, al rumore, del vento che giocava tra le foglie degli alberi e dei cespugli o danzava tra le spighe di grano.
Il vento era un vecchio amico! Al mattino, ancor prima che lei si alzasse, entrava dalla, finestra aperta. Mormorava dolcemente o sibilava un'aria cattiva e Maria non aveva bisogno di osservare il cielo: sapeva quale tempo avrebbe fatto a seconda dei profumi o dell'umidità che portava. Ma qui, in un paese straniero, il vento sembrava diverso, un vento d'Inverno che Maria non conosceva ed ella si sentiva ancora più sola. Ma, come sapete, il vento soffia dove vuole.
Era proprio lo stesso vento che stava intorno a Maria. Sentiva la sua tristezza; come confortarla? Trattenne il suo soffiare e si mise a pensare. Di solito, in questa stagione dell'anno, doveva fischiare attraverso ogni fessura, scanalatura ed ululare in tutti gli angoli. Tuttavia Maria gli sembrava tanto sola, lontana dal suo paese natale ... Improvvisamente il vento cambiò idea e si mise a cantare la canzone della Primavera; la Primavera di Nazareth, con il grano che germoglia, le gemme che sbocciano, la gloria dei fiori dischiusi, il mormorio delle api.
Il suo canto tanto dolce, così pieno d'amore riscaldò il cuore di Maria ed ella si addormentò felice. Che bravo vento! Non può fare a meno di occuparsi di Maria, la dolce madre di Dio. Non vi stupite, dunque, quando all'avvicinarsi di Natale, il vento intona delle arie primaverili, come se fosse finito l'Inverno. Canta per Maria, perché lei non si senta tanto sola e trascurata in terra straniera.


Tratto dal volume La luce nella lanterna.
di Georg Dreissig
Fior di Pesco Edizioni (distribuita da Editrice Antroposofica).

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