Il Natale ai tempi dei nonni
Quando i nonni erano bambini il Natale era, come adesso, una
delle feste più importanti dell'anno, molto atteso dai bambini.
I nostri nonni non avevano tutte le cose che abbiamo noi e
aspettavano il Natale per avere qualche regalo e mangiare qualche specialità
che durante l'anno non avevano.
Nei giorni precedenti il Natale i bambini andavano nei
boschi con i papà o i nonni a raccogliere il muschio per il presepe.
Le statuine del presepe non erano di plastica; spesso erano
di legno, a volte fatte proprio dai papà o dai nonni falegnami, o di argilla;
altre volte erano di carta, ritagliate anche dai bambini. Le casette erano
fatte di legno o di paglia
In chiesa veniva fatto un presepe più grande, dove il Gesù
Bambino restava coperto da un telo, che veniva tolto a mezzanotte di Natale.
Dalle montagne e dalle campagne arrivavano gli zampognari, che suonavano
davanti ai presepi.
La festa del Natale iniziava già nei giorni precedenti.
Le donne iniziavano a cucinare alcuni giorni prima: facevano
le tagliatelle a mano, i dolci natalizi, il torrone, con miele, nocciole,
zucchero, albume delle uova e addirittura un panettone.
Il Natale era una festa di famiglia, che si radunava
insieme: c'erano sempre tanti parenti e tanti bambini. Si iniziava la festa
alla vigilia: si mangiava e si giocava a tombola, poi si andava in chiesa per
la messa di mezzanotte. La cena della vigilia e, soprattutto, il pranzo di
Natale erano l'occasione per mangiare cibi che si mangiavano poco durante
l'anno, soprattutto la carne. Il pranzo era diverso da un luogo ad un altro: i
nonni hanno raccontato di tagliatelle condite con miele e noci; tacchino cotto
nel forno a legna; cappone; la gallina più vecchia del pollaio ripiena, con le
verdure dell'orto; lasagne, baccalà fritto con peperoncino e i peperoni
conservati; pollo e patate al forno; polenta abbrustolita davanti al fuoco e
servita con pesce condito con aglio e prezzemolo.
I nonni avevano meno cose di noi, ma stavano molto insieme e
facevano festa divertendosi molto.
Grazie nonni, dei vostri racconti!
Nessun commento:
Posta un commento